Immobilizzazione in caso di frattura del radio distale – un nuovo studio considera i vantaggi delle moderne ortesi

Le fratture isolate del radio distale continuano ad essere immobilizzate in genere con la classica ingessatura. Questo studio ha esaminato quali sono i vantaggi che una ortesi di ultimissima generazione presenta rispetto all'ingessatura standard.

23.02.2023

La frattura del radio distale (DRF), una rottura che interessa l'osso a livello del polso, è una delle fratture più frequenti con 240 casi ogni 100.000 persone ed è quindi di grande rilevanza nella pratica clinica quotidiana.

Pur avendo già dimostrato in studi precedenti i vantaggi che le contraddistinguono, le ortesi per la mano non sono ancora riuscite ad imporsi nella pratica clinica. Puntando l'attenzione sulla soddisfazione del paziente, Klopfer et al. in questo studio si sono domandati in che modo l'ultimissima generazione di ortesi per la mano esca dal confronto con l'ingessatura standard, in caso di fratture isolate del radio distale dopo riduzione e osteosintesi con placca volare.

Lo standard terapeutico in caso di frattura del radio distale

In caso di fratture scomposte la terapia chirurgica è il trattamento consolidato e negli ultimi anni viene praticata sempre più di frequente. Di solito, è prevista almeno una immobilizzazione a breve termine sia in fase pre-operatoria sia in fase post-operatoria.

Le complicazioni nel trattamento delle DRF con percentuali stimate di un 3-36% non sono una rarità e soprattutto in presenza di fratture aperte è possibile che si presentino di frequente (<44%) problemi di guarigione della ferita e infezioni. Anche le lesioni dei nervi (<10%) sono ricorrenti.

Una immobilizzazione standard è necessaria non solo dopo una riduzione chiusa ma anche dopo un intervento e continua tuttora ad essere eseguita fondamentalmente con il gesso. Da molti anni questa procedura è cambiata ben poco. Tentativi occasionali di passare alle ortesi moderne non hanno avuto generalmente successo, nonostante i buoni risultati della ricerca. Differenze di costi, ma anche considerazioni di ordine pratico nell'attività clinica quotidiana sono solo alcune delle motivazioni indicate. In caso di immobilizzazione con ortesi sono stati segnalati anche casi isolati di lussazioni secondarie.

Tuttavia, rispetto al classico gesso le ortesi offrono anche alcuni vantaggi:

per quanto riguarda il personale medico, la realizzazione di una classica ingessatura richiede tempo, risorse umane e talvolta notevole impegno. Al confronto, una ortesi moderna è semplice da applicare, permette un controllo radiografico senza problemi e la qualità dell'immobilizzazione è comunque comparabile con il trattamento gold standard in gesso.

Dal punto di vista del paziente una ortesi moderna dovrebbe essere semplice da usare, consentire una mobilizzazione delle articolazioni libere e fornire una migliore sensazione di igiene.

Lo scopo di questostudio è stato quindi quello di confrontare i risultati del trattamento di pazienti operati per DRF, con fratture immobilizzate in fase pre- e post-operatoria secondo modalità diverse, ossia con ortesi moderna o con ingessatura classica.

Per lo studio

Riepilogo dei risultati

  • Il gruppo Ortesi si è dimostrato equivalente al trattamento con gesso in termini di soddisfazione del paziente, stabilità della riduzione e score clinici DASH e SF-36.

  • Il gruppo Ortesi è risultato superiore rispetto al gruppo di Controllo per quanto riguarda l'igiene personale (p=0,011), l'utilizzo (p=0,008) e la migliore adattabilità (p=0,013).

  • Per l'applicazione dell'ortesi è richiesto un tempo significativamente minore: per il gesso occorrono 7 min 30 s (SD 2 min 32 s), per l'ortesi 2 min 5 s (SD 1 min 38 s). Nel caso dell'ingessatura non è stato calcolato il tempo necessario per l'indurimento e la spaccatura del gesso.

  • Nel gruppo Ortesi anche la qualità dei dettagli in fase di controllo radiografico nella proiezione laterale non è stata in alcun modo limitata, nella vista postero-anteriore lo è stata solo in misura veramente minima. Inoltre l'utilizzo dell'ortesi non ha assolutamente influito sulle immagini della TAC (nessun artefatto metallico).

Messaggio da portare a casa

  • I risultati di questo studio dimostrano che è possibile mantenere la riduzione pre-operatoria ed anche post-operatoria con ortesi e che non ci sono svantaggi rispetto all'attuale trattamento gold standard in gesso.

  • L'ortesi può essere applicata in modo semplice e veloce, offre possibilità di adattamento durante la terapia, una migliore igiene del corpo e può ridurre il carico di lavoro del personale ospedaliero.

  • L'ortesi consente inoltre una diagnosi radiologica completa.

  • I risultati di questo studio dimostrano che una ortesi moderna presenta parecchi vantaggi rispetto all'ingessatura classica e che potrebbe quindi affermarsi nella pratica clinica quotidiana.

Le fonti sono riportate nello studio.